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BASILICATA IN LIBERTÀ

€204,00
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ITINERARIO 4   | 5 GIORNI

1° giorno: Arrivo a Matera. Sistemazione in B&B o albergo diffuso. Possibilità di visitare le bellezze culturali, storiche e architettoniche dei sassi e del centro storico di Matera, nell'atmosfera magica della notte, che crea un suggestivo contrasto di luci e colori nella città UNESCO e capitale europea della cultura 2019. Cena a carico dei partecipanti e pernottamento.

2° giorno: Colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita dei Sassi: nella mattinata i visitatori godranno del fascino del Sasso Caveoso e Barisano e della suggestione delle chiese rupestri presenti sul territorio ed interamente scavate nella roccia. Tra i gioielli dell’arte rupestre materana la chiesa di Santa Lucia delle Malve, situata sotto la rupe dell'idris. È la prima sede di "laure" (celle scavate nella roccia, ognuna separata dall'altra, in comune soltanto la chiesa) di monache benedettine, che rimasero qui sino al 1283. L'interno è a tre navate, quella di destra ancora aperta al culto, le altre abitate sino a metà anni '50. Sono presenti moltissimi affreschi (XII sec.) tra cui, forse solo qui, la Madonna del latte. Sarà possibile proseguire la visita nel centro storico di Matera attraverso una passeggiata alla scoperta dei principali monumenti cittadini: Palazzo Lanfranchi, progettato e realizzato dal frate Francesco da Copertino su commissione del vescovo Vincenzo Lanfranchi, fu edificato tra il 1668 e il 1672 per assolvere alla funzione di Seminario diocesano; costituisce il primo rilevante segnale di uno sviluppo urbano che dalla fine del Seicento iniziò a proiettarsi oltre i Sassi. Nel 1864 fu espropriato e destinato ad accogliere il liceo classico, dove, tra il 1882 e il 1884, insegnò Giovanni Pascoli. Attualmente è sede del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata; la chiesa di S. Giovanni Battista, rappresenta uno degli esempi più belli e meglio conservati dello stile romanico pugliese presente a Matera. La struttura originaria risale ad anni immediatamente antecedenti il Duecento e fu completata nel 1233. Spiccano il portale finemente decorato, un rosone adornato da raffinati ornamenti e una statua di San Giovanni Battista realizzata in pietra policroma. L'elemento che caratterizza maggiormente questa chiesa è l'architettura interna tipicamente medievale, con pilastri quadrilobati sui quali poggiano semi colonne e capitelli che presentano decorazioni molto elaborate ed estremamente varie; la chiesa del Purgatorio Nuovo è stata realizzata tra il 1726 e il 1747 con il contributo economico della Confraternita delle Sante Anime del Purgatorio e di alcuni cittadini. La facciata è di chiara ispirazione tardo-barocca e spicca nel contesto urbano in cui la chiesa si colloca per la sua forma convessa che, assieme alla struttura interna, la rende unica tra i luoghi di culto materani. Le decorazioni del portale e dell'intera facciata sono ispirate ai temi della morte e della vita eterna; la Chiesa di S. Francesco, che si affaccia su un'ampia piazza sotto la quale si estende una interessante area archeologica che presenta elementi in comune con i villaggi trincerati. Nel corso del medioevo quest'area fu utilizzata come luogo di sepoltura. La facciata ha assunto l'odierna conformazione nel Settecento e rappresenta un ulteriore esempio di stile barocco; infine il Duomo, collocato sulla Civita: il luogo più alto della città. Il suolo su cui sorge è in realtà un terrapieno artificiale realizzato per innalzare ulteriormente questo complesso in modo da sovrastare l'intera città. La Cattedrale è dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant'Eustachio; è stata eretta tra il 1230 e il 1270. L'edificio in stile romanico pugliese presenta sulla facciata principale molti elementi ornamentali di forte valenza simbolico-religiosa. Il portale finemente decorato è sormontato da una nicchia in cui è allocata la statua della Madonna della Bruna. Altro elemento di particolare rilievo è il rosone romanico collocato al centro della facciata che richiama il tema della ruota della fortuna particolarmente diffuso in epoca medioevale. Pranzo a carico dei partecipanti. Nel pomeriggio si può proseguire verso il Parco regionale delle Chiese rupestri e visitare il paesaggio caratteristico della Murgia, altopiano collinare costituito da formazioni di roccia calcarea, con i villaggi trincerati di Murgecchia, Murgia Timone e Tirlecchia, risalenti al Neolitico, e i complessi della Cripta del peccato Originale, situata sotto a un vigneto, a strapiombo sulla Gravina, sulla strada per il lago S. Giuliano. Molto semplice dal punto di vista architettonico, contiene un ciclo di affreschi, forse i più importanti del X secolo, e della Grotta dei pipistrelli, situata lungo una gravina a cui si accede dal Rione Agna di Matera. È una grotta scavata dal mare milioni di anni fa, profonda 72 m che è stata abitata dall'uomo sin dal Paleolitico superiore. Serata libera da dedicare ad una passeggiata nelle eleganti vie del centro, con possibilità di cenare in un ristorante tipico scavato nei suggestivi Sassi. Pernottamento.


3° giorno: Colazione in albergo e partenza per le Dolomiti lucane. Visita dei caratteristici borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano, con possibilità di vivere l’emozionante “Volo dell’angelo”, sorvolando così a 400mt di altezza un paesaggio mozzafiato. Del borgo di Castelmezzano sarà possibile visitare: la Chiesa Madre “Santa Maria dell’Olmo” che custodisce una cornice in pietra ed una icona bizantina rappresentante la “Madonna della Stella Mattutina” risalenti all’XI sec. d. C., delle sculture lignee dei XIV e XVsec.,  dei quadri dello Scerra e del Pietrafesa e una decorazione in ferro battuto del XVIII sec., capolavoro dell’artigianato locale; il percorso storico-ambientale “Le pietre che parlano”, che attraversa il centro abitato fino ai ruderi del Castello Normanno dove una grandissima gradinata scavata nella roccia, stretta e ripida di quasi cinquanta gradini, porta in cima, ove la vedetta della guarnigione militare sorvegliava la sottostante Valle del Basento; il territorio è ideale per escursioni attraverso paesaggi di suggestiva bellezza, come la vallata del torrente Caperrino, che segna il confine tra il paese e Pietrapertosa.Lungo il corso del torrente si possono ammirare i ruderi di vecchi mulini. Di Pietrapertosa invece interessanti sono: il Convento di San Francesco, costruito sui resti di una fortezza romana e trasformato nel 1474 dai Frati Minori Osservanti; la chiesa di San Francesco, in stile gotico, situata accanto al convento e nel cui interno sono conservati un coro ligneo intagliato ed affreschi del XVI sec. di Filiberto Guma e del Pietrafesa; La Chiesa Madre sorge nella parte alta e si presenta oggi a due navate, frutto di molti rimaneggiamenti a partire dalla sua costruzione nel XV secolo. Da vedere le due tele di Antonio Ferro, datate 1606, il coro ligneo e l’organo del Carelli. Nella zona è possibile effettuare diverse escursioni a carattere storico-naturalistico, come quello del Sentiero della Croccia o quello del Sentiero di Tempa Castello. Il Sentiero della Croccia conduce agli ultimi resti di un'antica città del IV secolo a. C., mentre il Sentiero di Tempa Castello porta ai ruderi di un antico centro, testimoniato da case e scalinate nella roccia. Del castello di Pietrapertosa non si conosce più nulla. Il nucleo originario, documentato come fortilizio saraceno, è identificabile nell'Arabata, ai piedi del castello, ricostruito dai Normanni. Pranzo a carico dei partecipanti e proseguimento per  l’area del Vulture, e visita del Castello federiciano di Melfi, tra i più importanti castelli medievali del sud Italia. La sua fondazione, almeno dagli elementi ancora visibili, risale al periodo normanno e ha subito notevoli modifiche nel corso del tempo, soprattutto in epoca angioina e aragonese. Famoso all’interno del castello il museo nazionale archeologico del melfese; di proprietà del Ministero dei beni e le attività culturali, conserva reperti che spaziano dal VII al III secolo a.C. e che documentano in zona la presenza di popolazioni indigene della preistoria e dei periodi dauno, sannita, romano, bizantino e normanno. Particolare e di notevole interesse è il sarcofago di Rapolla (dal nome della località dove fu rinvenuto nel 1856) opera di botteghe dell’Asia Minore della seconda metà del II secolo, decorato nella parte inferiore da una serie di divinità e di eroi risalenti a prototipi classici, e sul coperchio da una giovane donna distesa.  Rientro a Matera e cena a carico dei partecipanti. Pernottamento in hotel.


4° giorno: Colazione in hotel e trasferimento nell’area ionica (con il bus si farà un breve tour dei calanchi, colline argillose che conferiscono al paesaggio un aspetto lunare). Visita di un sito archeologico della Magna Grecia (Metaponto o Policoro). Metaponto è una frazione del comune di Bernalda, si trova sulla Costa Jonica della Basilicata. E’ un luogo ricco di storia e di magnifiche testimonianze della Civiltà Magno-Greca, quindi importante zona balneare e culturale, nei mesi estivi è meta di un buon flusso turistico. Interessante il Museo archeologico nazionale di Metaponto che ospita i principali reperti rinvenuti nel territorio circostante l'antica Metaponto e alcuni reperti provenienti dalla vicina zona di Pisticci e dall'area archeologica dell'Incoronata, ivi situata, e che comprende reperti che vanno dalla preistoria, alla colonizzazione greca alla dominazione romana. Policoro è un Comune in provincia di Matera, anticamente frazione di Montalbano Ionico, e in cui è possibile visitare il Museo archeologico della Siritide diviso in cinque sezioni e situato all’interno del sito archeologico di Heraclea; inaugurato nel 1969, il museo è volto a rappresentare i reperti in ordine cronologico dal Neolitico all’età romana. Pranzo a carico dei partecipanti e proseguimento per  la zona di Tursi, ricca di storia e famosa in quanto, durante la breve permanenza dei Saraceni, il borgo prese consistenza e fu denominato Rabatana a ricordo del loro borgo arabo (Rabhàdi). Questo è il quartiere originario da cui si sviluppò la città di Tursi. È situata a nord-est del paese su una collina argillosa. Le abitazioni conservano l'antica architettura, le strade sono in pietra. È circondata per ogni lato da profondi e inaccessibili burroni. Per l’ottima posizione di difesa, continuò ad ingrandirsi sotto i Bizantini che nel 890 cacciarono i Saraceni. Fino alla metà del secolo scorso è stato un centro popolato e importante, custode di tradizioni e propulsore di cultura. La Rabatana è meta di visitatori, locali, italiani e stranieri soprattutto per merito di Albino Pierro che ha fatto della Rabatana la fonte ispiratrice della sua poesia. Rientro a Matera, cena a carico dei partecipanti. Pernottamento in htl.

5° giorno: Colazione in albergo. Partenza per i luoghi di provenienza.

TARIFFA: Euro 204 a persona, minimo 2 partecipanti

Suppl. singola Euro 20 al giorno a pax

L’offerta comprende: sistemazione in ed bed and Breackfast o albergo diffuso  a Matera con trattamento di 4 pernottamenti e prima colazione;

L’offerta non comprende: eventuali ingressi, tassa di soggiorno, trasporto e tutto quanto non indicato nella voce “comprende”

PERIODO VALIDITA' : MAGGIO - GIUGNO - DICEMBRE

€204,00
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Published in ITINERARI TURISTICI
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