Anzi giace sulle falde del monte Siri a 1067 mt. Sul livello del mare.
Nello stemma: “Torre merlata, sopra tre monti, sui merli tre spighe di grano”. E’ evidente il richiamo
all’inespugnabilità del sito ed alla fertilità del terreno.
Abitato sin dall’età del Ferro dagli Enotri, poi dai Lucani e dai Romani, è uno dei centri più antichi
della regione. Con i Greci divenne un importante centro di produzione di ceramiche. Roccaforte dei
Longobardi e dei Normanni vide un nutrito gruppo di anzesi partecipare alla Prima Crociata. Diversi
i signori feudali che governarono il paese sino al 1574 quando divenne possedimento del marchese
Carafa rimanendo ai discendenti fino al 1806. Partecipò ai moti repubblicani del 1799 durante i
quali Giuseppe Di Stefano e Francesco Antonio Pomarici fecero erigere sulla piazza l’albero della
libertà. Negli anni del brigantaggio (1807-1808) il governo napoleonico dichiarò il paese piazza
d’armi. Fu patria di numerosi carbonari durante il Risorgimento e sede di un Circolo Costituzionale
e prese parte alla lotta contro i Borboni. Dopo l’unità seguì le vicissitudini dell’intero Mezzogiorno
tra lavoro nei campi ed emigrazione sacrificando non pochi suoi figli nelle guerre per l’impero
coloniale e nelle due Guerre Mondiali.
COSA VEDERE
Ad Anzi è stato realizzato il quarto più grande Presepe poliscenico stabile d'Europa. Sulla vetta del Monte Siri dal 2008 è in funzione un Planetario Osservatorio astronomico, gestito dall'associazione di volontariato Teerum Valgemon Aesai sede di Anzi. Contattando l'Associazione è possibile visitare presepe e assistere agli spettacoli al Planetario, nonché, partecipare alle serate d'osservazione dei corpi celesti
-Planetario-Osservatorio Astronomico (Monte Siri)
Opera che si presta ad accogliere scolaresche e gruppi, proponendo, in circa un’ora di proiezione,
la lettura del cielo che nella realtà è possibile fare solo osservando la volta celeste assiduamente e
per almeno un anno. Inoltre, può simulare la visione del cielo visto da diverse latitudini, cosa che
nella realtà è possibile solo recandosi di persona in diversi posti;
Orari apertura: domenica mattina dalle ore 10.30 alle 12.30. Con due spettacoli: 1° spettacolo: 10.30-11.30; 2° spettacolo: 11.30-12.30. mentre per gli latri giorni bisogna prenotare al numero 3202236876 o contattare via e-mail, This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
-Presepe Poliscenico Stabile
Visitato da ben oltre quindicimila visitatori. Un richiamo così forte, specie nel tempo di Natale, per la sua unicità e valenza artistica. E’ quarto in Europa come grandezza, dopo quelli italiani di
Grottaferrata (Roma), Messina e Paragona in Spagna. Ma cos’è un presepe poli-scenico? E’ un
presepe a puntate, con varie tappe della vita di Gesù, ispirate ai racconti dell’infanzia che il
vangelo ci parla, ma anche alle radici della terra lucana. Entrando nell’Oratorio della Canonica
(luogo appunto dove è ubicato il presepe) i visitatori scorgeranno dieci piccole grotte. Da ognuna di
queste si potrà ammirare una rappresentazione e di volta in volta sempre più suggestiva ed
affascinante, in un gioco di luci che nell’arco di pochi minuti, passa dal tramonto alla notte, sino
all’alba e al pieno giorno. Il tutto realizzato a mano, curando la perfezione dei dettagli: dalle tegole in
miniatura alla pietra viva delle case.
Orari di apertura al pubblico:
sabato dalle 16.00 alle 19.00
domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Per scolaresche e gruppi di visitatori è posibile l’apertura anche nei giorni feriali previo contatto telefonico al
seguente recapito: 340/4812589
-Chiesa Madre “San Donato”
Chiesa di S. Giuliano, solo di recente dedicata a S. Donato (Patrono di Anzi). Con un’antica navata
ed un bellissimo organo a canne. E’ ricca di opere bellissime e vi è custodita, tra le altre, una pietà in carta
pesta del Guacci.
EVENTI
Festitivà di Sant’Antonio
La sera del giorno 12 giugno due Guglie con l’immagine del Santo, seguite dalla banda musicale, portate
dai giovani angesi, seguono itinerari diversi tra le vie del paese per giungere ai fuochi di quartiere
che dovranno essere saltati per poter raggiungere insieme l’ultimo e più grande falò.
Carnevale
Oltre alla tipica sfilata di mascherine colorate, ad iniziativa della pro-loco, si celebra anche il tradizionale
carnevale, quale debosciato capo famiglia che per la sua ingordigia si fa condannare al rogo.