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SAN CHIRICO RAPARO


Sulla sua origine sono state formulate due ipotesi: una è quella che fa ricondurre la nascita di San Chirico Raparo all'antica città di Polisandra in località Noceto. La seconda fa risalire la nascita del centro alla fondazione dell'abbazia basiliana di Sant'Angelo sulle pendici del monte Raparo. Fu un'antica curia del Re Ruggero, e in seguito, feudo dei Balvano, dei Chiaromonte e dei Sanseverino. Alla metà del Settecento San Chirico era uno sviluppato centro per le manifatture tessili, infatti nel paese esisteva un laboratorio per la tessitura del cotone e della ginestra. Nel 1848 fu sede di un circolo costituzionale in cui si raccolsero le forze carbonare, e di un comitato insurrezionale che sancì un decennio di fermenti. Vi nacque nel 1757 il patriota Giuseppe D'Errico, ucciso dai borbonici nel 1802. Personaggi di rilievo furono, inoltre, il filosofo Francesco De Sarlo, titolare per oltre un trentennio della Cattedra di Filosofia Teoretica presso l'Università di Firenze e fondatore del primo Gabinetto di Psicologia Sperimentale in Italia presso lo stesso Ateneo.

 

COSE DA VEDERE

 

Interessante nel paese è palazzo Barletta in cui sono conservati arazzi e mobili d’epoca. 

Suggestiva è la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo edificata sui resti di una precedente chiesa. All’interno sono conservati un crocifisso del Trecento proveniente dal monastero di Sant’Angelo, un polittico di Simone da Firenze, un calice in argento di stile barocco ed una fonte battesimale del Cinquecento.

In periferia sono situati gli ultimi ruderi dell’abbazia di Sant’Angelo in cui sono visibili le celle dei monaci scavate nella roccia. Inoltre nelle vicinanze, in una grotta, si possono ammirare alcune stalagmiti ed un affresco rupestre che raffigura San Michele. 

Caratteristica, nel territorio, è la sorgente del torrente Trigella il cui corso d’acqua scompare in autunno e riappare in primavera, fenomeno dovuto alla natura carsica del terreno. Alle pendici del monte Raparo sgorgano due sorgenti di acque sulfuree: la Santa Quaranta e la Cortignano, efficaci per la cura delle malattie della pelle e dei reumatismi. 

San Chirico è circondato da verdeggianti boschi come quello della Sella del Titolo, luogo ideale per passeggiate ed escursioni; la flora locale annovera una superficie boscosa di alto fusto e ceduo composta da piante di faggio, castagno, farnia e cerro.

 

 

 

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