Comune della provincia di Matera il cui nome deriva dalla famiglia Hostiliusanus, dell’epoca romana; fondato dai Lucani, fu prima proprietà dei Greci di Metaponto, poi dei Longobardi, che lo posero nel Principato di Salerno, e successivamente del vescovo di Tricarico. Nel 1269 andò a Carlo d'Angiò e nel 1289 Carlo II lo affidò alla potentissima famiglia napoletana dei Carafa, alla quale seguì quella spagnola dei duca di Medina, che lo eresse a capoluogo della Basilicata. Stigliano fece inoltre parte prima del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, poi del Regno d'Italia nel 1861. Stigliano fu saccheggiato e devastato dalle bande dei briganti, diventando territorio di scontro tra i briganti di Carmine Crocco e l’esercito regio durante la Battaglia di Acinello. Stigliano è uno dei più importanti centri dell’entroterra lucano; collocato nelle vicinanze dei monti Serra e Puponero e del bosco Montepiano, è punto di partenza per interessanti escursioni.
Cose da vedere
IL CONVENTO DI S’ANTONIO
Il convento risale al XVII secolo, conserva un importante crocifisso ligneo, attribuito a padre Umile da Petralia, il quale secondo la tradizione popolare, si rese protagonista in passato di un prodigioso miracolo datato nel 1656, ovvero la liberazione della cittadina dalla peste. Stigliano fu liberata dal terribile morbo che aveva decimato la popolazione a circa 1600 anime. La chiesa presenta una facciata barocca del XVII secolo con un imponente campanile con cupola e due preziosi quadri del XVII secolo, attribuiti ad Antonio Stabile, uno dei quali raffigura la Vergine Maria col Bambino. Un altro dipinto risalente al XVIII secolo raffigurante l'Immacolata con Santo monaco è attribuito a Domenico Guarino. La chiesa è stata recentemente ristrutturata.
LA CHIESA MADRE
Dedicata a S. Maria Assunta, vanta numerose opere d’arte tra le quali spicca un sontuoso polittico del XVI secolo attribuito a Simone da Firenze, caratterizzato da una solenne statua della Vergine (Madonna del Polittico) e da dipinti del XVI sec. con santi, angeli e Dio Padre, . Esso apparteneva al convento di Sant'Antonio che fu distrutto nel XIX secolo così come una statua lignea di Sant'Anna con la Vergine e una Santa Lucia. La struttura della chiesa è caratterizzata da una splendida volta in legno dorato nella navata centrale e tante cupole nelle due navate laterali; la facciata è stile barocco.
LE MASSERIE FORTIFICATE
Testimonianza di un mondo agricolo-pastorale molto ricco e produttivo, le masserie sono disseminate su tutto il territorio stiglianese.