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ARMENTO


 

Le prime notizie, sulle sue origini, risalgono al periodo della colonizzazione greca, quando i coloni penetrati nel territorio della costa jonica, si spinsero verso l'interno e ne occuparono la vallata e le alture del fiume Agri. . Del periodo romano sappiamo invece che il console Terenzio Lucano, reduce da Cartagine, venne a risiedere nel luogo chiamato Casale, e le rovine del suo palazzo sono tuttora visibili. Con l'arrivo dei monaci brasiliani, che attorno all'anno Mille si stanziarono in Val d'Agri, Armento riacquista importanza. Fu più volte saccheggiata dai Saraceni. Appartenne ai Longobardi che risiedevano a Salerno, poi dalla metà dell' XI sec. fu donata dai Normanni al Vescovo di Tricarico. Successivamente fu sottoposta al dominio delle famiglie Sanseverino e Carafa. . Nell'Ottocento seguì le vicende dei moti carbonari prima, e dell'insurrezione lucana poi, passando al Regno d'Italia. Il paese, nel 1850, fu distrutto quasi del tutto da una frana.

Si presume che originariamente il suo nome doveva essere CALESA, mentre ARMENTO l'attuale nome, sembra derivare da “ARIMIENTO” che significa “terra da pascolare”, secondo altre fonti invece ARMENTO deriva da “ARMAMENTARIUM” indicato come luogo di deposito di munizioni e come fabbrica di armi. Testimonianza della presenza greca in questo territorio sono i ritrovamenti di alcuni vasi di ceramica risalenti al VII-IV sec. a.C., e altri oggetti in bronzo, in rame, in oro e argento, scoperti in località Serra Lustrante,oggi conservati nei più importanti musei d'Europa. A Monaco si trova la famosa Corona di Crittonio, fatta con foglie e rami d'ulivo e d'alloro intrecciati, scoperta alla fine del 1700.

 

COSE DA VEDERE

Santuario di Eracle: a Serra Lustrante di Armento, si sviluppa a partire dalla seconda metà del IV sec. a.C. un'importante area sacra con un Santuario dedicato ad Eracle. Fin dagli inizi dell'Ottocento, in tutto il bacino interno dell'Agri e del Sinni, numerosi furono gli scavi effettuati per conto del Regio Museo di Napoli e condotti da funzionari o personalità locali spesso in rapporto con grandi collezionisti o musei europei dell'epoca. Tra i rinvenimenti più importanti nel sito di Armento, sono famosi quelli del 1814, come la celebre corona aurea di Critonios e la statua bronzea del Satiro inginocchiato, ora conservate nel Museo di Monaco di Baviera.

Di grande interesse artistico e la chiesa di S. Luca Abate, che conserva numerose opere appartenenti al Monastero Basiliano, in particolare un trittico che rappresenta la Madonna col Bambino e i Santi Luca e Vitale. Molto bella é anche la chiesa Madre, che conserva un polittico del XVI sec. e un quadro della Madonna del 1600.

Caratteristica è la cappella di San Vitale in cui sono conservati affreschi raffiguranti episodi della vita del Santo del 1630, ed un quadro del Crocifisso con San Nicola e San Michele Arcangelo. Interessante é anche la cappella di Sant'Antonio che conserva affreschi raffiguranti la Madonna Assunta in Cielo, e la Cappella di San Luca che conserva oltre un quadro su tela del XVIII sec. raffigurante la Madonna con Santo Stefano e San Lorenzo, anche la statua lignea di San Vitale del XVIII sec..

Il piccolo paese è centro di richiamo religioso in quanto sede del Palazzo Vescovile, dimora estiva del Vescovo di Tricarico.

 

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