STORIA
San Costantino Albanese è stato fondato da popolazioni albanesi provenienti dall'Albania e dalla Morea nel 1534 in seguito all'invasione ottomana dell'Impero Bizantino. Il re di Napoli li accolse destinando uno di questi gruppi presso Noja (l'attuale Noepoli). Il paese, basato su una economia povera, di carattere agricolo con coltivazioni di castagno, olivo, lino, ginestra, e cotone, fu premiato con dei privilegi regali, infatti fino al 1671 i suoi abitanti erano esenti dalle tasse e dai pesi fiscali poiché i regnanti spagnoli li premiarono per l'aiuto dato in passato nelle battaglie contro i turchi.
Venduto ai Pignatelli principi di Noja seguì le sorti degli altri Casali facenti parte dei loro domini.
Peculiarità dei suoi abitanti sono la lingua arbereshe, il costume tradizionale e il rito religioso cristiano- bizantino.
COSA VEDERE:
Interessante è il secentesco palazzo dei signori Pace di Venticalia, originato su di una precedente struttura edificata dai Pignatelli principi di Noja. Subì danni ingenti a causa del terremoto del 1783 e venne così più volte rimaneggiato. Conservava sino ai primi anni del XX secolo bei soffitti lignei affrescati cinqueenteschi con scene grottesche e mitologiche tra cui quello principale del salone che ricordava le Dodici fatiche di Eracle. Il palazzo fu poi sede dell'asilo infantile gestito dalle suore basiliane e poi, smembrato, venne adibito ad abitazioni private.
Si conservano ancora intatti l'imponente scalone di tufo che conduce alla loggia panoramica del terzo piano e la ricca cornice litica settecentesca del portone, opera di maestranze locali, sormontata dallo stemma di famiglia Pace che raffigura, in campo d'azzurro, due gemelli abbracciati reggenti in mano l'uno una stadera( bilancia di origine romana) e l'altro una corona d'ulivo e sedenti sopra la frase in greco "giustizia e pace si sono abbracciate".
La Chiesa madre dedicata a Santi Costantino ed Elena. L'edificio è stato ristrutturato esternamente assumendo un carattere sobrio ed imponente che domina l'intera piazza. L'interno, tipico della tipologia greco-ortodossa, si caratterizza per il variegato assortimento iconografico datato tra il XVI e il XVIII secolo. Spiccano, tra le altre raffigurazioni, il Giudizio universale, eseguito dall'iconografo albanese Josif Droboniku e dalla moglie Prifti. Interessante anche il battistero in rame rosso. Semi-nascosto tra i cerri e gli ulivi, nella parte alta dell’abitato, si trova il Santuario della Madonna della Stella, patrona del paese, che costituisce il cuore religioso della comunità. La Chiesa è fornita di un'iconostasi ricca di icone e di affreschi bizantini raffiguranti scene bibliche e santi della chiesa d'oriente e naturalmente la Madonna della Stella in una tela del XVII secolo. A quest’ultima è dedicata una bellissima festa che ospita un rito piuttosto particolare particolare, infatti, alla fine della messa, quando la statua della Madonna viene portata fuori per la processione, vengono incendiati alcuni pupazzi di cartapesta ( nusasit) dalle sembianze umane e a grandezza naturale, che rappresentano alcuni personaggi: una donna, un pastore, due fabbri e il diavolo. Questi sono riempiti di polvere pirica e vengono incendiati.
Una volta le punte estreme erano delimitate da due chiesette: una dedicata alla Madonna delle Grazie ancora oggi esistente; ed un'altra dedicata alla Madonna della Katistea, sin dal XVII secolo e demolita una trentina di anni fa per la costruzione di una strada.
EVENTI:
-Sagra della transumanza a giugno
-Sagra della castagna nel primo fine settimana di novembre
-Orienteering: sport sviluppatosi nei paesi del nord Europa, è definito lo sport dei boschi perché il campo di gara è l’ambiente naturale, ma può essere praticato anche nei centri storici. È inteso come attività fisica da praticare di corsa o come rilassante passeggiata immersa nella natura. Vengono utilizzati, come supporti, una bussola ed una carta topografica. A San Costantino albanese, sin dal 1996, sono state organizzate molteplici manifestazioni, di corsa e a cavallo, i campionati studenteschi e regionali e interregionali, ambientati nel territorio del Pollino.